Scoperte scientifiche, aggiornamenti 2014 – 2015

 

201415

Vediamo, pescando tra il 2014 e il 2015, un piccolo numero di scoperte scientifiche che meritano una segnalazione particolare e perché.

Alla fine di ogni anno, i bilanci sono d’obbligo, e anche il campo della scienza non fa eccezione: riviste e siti specializzati hanno pubblicato le loro classifiche del “meglio del 2014″, naturalmente soggettive e discutibili come tutte le classifiche di questo tipo.Cominciamo menzionando appunto qualcuno degli elenchi del “meglio del 2014″ che si trovano in Rete: uno, piuttosto lungo ma molto interessante, è pubblicato sul sito http://www.futurism.co; un altro elenco, limitato a una classica “top ten” di notizie scientifiche dell’anno, è quello della famosa rivista Scientific American; infine, c’è la top ten di un’altra nota rivista del settore, ossia Science. Lascio a voi scoprire altri elenchi simili, e passo invece alle mie segnalazioni, che più modestamente sono solo tre, nelle quali non ho incluso ricerche di Fisica perché a questa scienza è stata dedicata molta attenzione nel 2013 per la scoperta del Bosone di Higgs:

1) Modificare i ricordi:

ricordi

Scienziati dell’University of California di San Diego sono riusciti a manipolare i ricordi di alcuni topi geneticamente modificati stimolando le sinapsi dei loro cervelli con dei laser ottici. I topi erano stati inizialmente addestrati ad associare uno stimolo luminoso a una dolorosa scossa elettrica, e avevano quindi acquisito un ricordo che li induceva a dimostrare paura quando erano sottoposti allo stimolo luminoso. Utilizzando impulsi laser a una determinata frequenza, gli scienziati sono riusciti a indebolire le connessioni sinaptiche che si erano formate e a cancellare questo ricordo; successivamente, applicando impulsi a frequenze più alte, hanno nuovamente rafforzato le stesse connessioni, ripristinando il ricordo eliminato. Per usare le parole di uno degli sperimentatori, “Possiamo formare un ricordo, cancellarlo e riattivarlo a nostro piacere, applicando uno stimolo che selettivamente rafforza o indebolisce le connessioni sinaptiche”. Ovviamente questo studio ha interessanti prospettive terapeutiche, ad esempio per malattie come l’Alzheimer, ma è difficile non pensare anche a possibili applicazioni meno filantropiche… La storia in maggior dettaglio si trova qui; un altro esperimento (del MIT) che presenta delle analogie con questo è descritto qui.

2) Estendere l’ “alfabeto del DNA”:

Fonte: Science 2014;346:1444-1449

Il DNA di tutte le specie viventi è costituito da quattro “basi” proteiche (Guanina, Timina, Adenina, Citosina) che si accoppiano e formano lunghe sequenze che codificano il nostro patrimonio genetico, che insomma sono le “lettere” che compongono le istruzioni genetiche alla base della vita. Nel 2014, scienziati di un istituto di ricerca californiano hanno creato delle “lettere artificiali”, ossia delle nuove basi, che possiamo chiamare X e Y, e sono riusciti a fare in modo di incorporare queste nuove basi all’interno del DNA in una colonia di batteri Escherichia Coli, che quindi sono diventati i primi organismi viventi nella storia della Terra ad avere un DNA con componenti “artificiali”. Al momento queste “lettere” non “significano” nulla (ossia non codificano nuove proteine), ma, come ha dichiarato uno degli autori della ricerca, “In linea di principio, potremmo codificare nuove proteine costituita da aminoacidi nuovi e non naturali, il che ci darebbe un potere senza precedenti per migliorare le funzioni degli strumenti terapeutici e diagnostici a base proteica”.  La storia in maggior dettaglio si trova qui.

3) Ottenere cellule staminali pluripotenti da una goccia di sangue:

FINGERSTICK

A voler essere pignoli, questo risultato consiste “solo” nell’aver messo a punto una tecnica enormemente più pratica per ottenere qualcosa che era già possibile, ad esempio a partire da un prelievo di midollo spinale. Tuttavia, io trovo estremamente significativo che cellule staminali in grado di svilupparsi in praticamente qualunque tipo di tessuto si possano oggi produrre a partire da un piccolo campione di sangue magari spedito per posta. Oltre a ridurre la dipendenza della ricerca dalla disponibilità di cellule staminali embrionali, questa tecnica (che è stata sviluppata e brevettata dal centro di ricerca A*STAR situato a Singapore) dimostra che è possibile “industrializzare” il processo di creazione di una banca di cellule staminali che in un prossimo futuro potranno essere usate per numerosi fini terapeutici. La storia in maggior dettaglio si trova qui; anche in questo caso, segnalo un’altra notizia che le fa da pendant, e cioè che a Londra un trial clinico ha evidenziato risultati molto incoraggianti per una terapia dell’ictus basata sul trapianto di cellule staminali (prelevate, in quel caso, dal midollo osseo dei pazienti). Se due più due fa quattro…

Infine, segnalo una curiosità, ossia che la nota rivista Nature ha pubblicato le sue previsioni su cosa possiamo attenderci dal 2015, tra cui la mappa del genoma degli antichissimi reperti umani scoperti in Spagna e risalenti a 400.000 anni fa, e l’esplorazione ravvicinata di Cerere e di Plutone.

Alla fine di questa breve rassegna potreste chiedermi: visto che Hic Rhodus non è una rivista scientifica, e che in queste settimane ci sono molte notizie su temi “caldi” e di grande interesse per tutti noi, come mai dedichi un post alle scoperte scientifiche? Il motivo è duplice: da un lato voglio ricordare a tutti noi che, come si capisce anche solo dal brevissimo elenco che ho proposto, la qualità della nostra vita di oggi e di domani dipende dalla ricerca scientifica almeno quanto dai vari temi di stretta attualità; dall’altro voglio sottolineare che la nostra capacità di produrre questi straordinari risultati è più fragile di quanto possiamo pensare: la libera ricerca scientifica, e la possibilità di finanziarla adeguatamente, non possono essere date per scontate, ma sono il frutto di una società che protegge la libertà di pensiero individuale rifiutando tabù e oscurantismi, oltre che del benessere che una buona parte del mondo, pur con tutti i limiti che conosciamo, ha anche grazie a questa libertà.

(A cura di Arnaldo Moser, blogger scientifico)