Bono e The Edge. Un romanzo nato dopo il loro concerto a Kiev

Che Bono Vox sia da sempre al fianco di chi cammina dal lato sfortunato della società è di pubblico dominio. Laddove si scorga qualcuno che avanza solitario e oppresso, si può essere sicuri che Paul David Hewson troverà un modo per scendere dal suo marciapiede e raggiungerlo. In qualche modo troverà l’occasione per farlo.

Non è una questione di ingenuità, ma quando un personaggio ci mette la faccia è il momento di chiudere i sospetti in un cartone e tirarli fuori quando serviranno veramente, magari per qualcun altro non proprio corretto. Detto ciò, Il suo nome è Bono Vox è un romanzo di Mimmo Parisi pubblicato per i tipi di LINEA-R, pag. 260. Le motivazioni che hanno portato a questo affresco letterario sono radicate nella famosa visita/concerto tenuta da Bono e ‘The Edge’ a Kiev, quando scoppiò il conflitto russo ucraino.

La guerra

Ci sono tre ordini di cause che spingono alla guerra. Il primo è il controllo del territorio, poi gli interessi economici e infine l’odio reciproco. Mentre i primi sono espressione degli interessi delle classi dominanti, ovvero sono fattori che fanno da sfondo alle attività belliche (riguardano l’attività deprecabile di chi sfrutta la guerra per arricchirsi e/o aumentare il proprio potere politico, magari innalzando la vile bandiera del, “…Se non lo faccio io lo farebbe qualcun altro”), il terzo, cioè l’odio, spinge le masse a introiettare un congegno psicologico mefistofelico. 

Il suo nome è Bono Vox, la storia

Due fratelli ucraini, Sergey Denys, trascorrono la loro infanzia in un decrepito istituto dell’est, con l’unica distrazione di un vecchio film di Charlot, Il monello. Non amano quei muri che li separano dall’esterno, vagheggiano di essere accolti da un vagabondo come quello del film. Con l’amico Pyotr fanno l’esperienza di una fallimentare evasione. Ormai adolescenti sono adottati, il primo da un’aristocratica famiglia russa, il secondo da una ucraina.

Alcuni mesi prima che la Federazione Russa invada l’Ucraina, perdono i contatti. Sotto il chiasso malefico delle bombe, Denys incontra Alexandra, la ragazza che gli dà un motivo per non correre sbigottito contro il fuoco nemico. Intanto il vocalist Bono Vox e il chitarrista ‘The Edge’, attirano l’attenzione mondiale sull’invasione dell’Ucraina. Nello scenario disperato del conflitto, i due fratelli riescono inaspettatamente a incontrarsi; emozionati rivedono su YouTube una delle scene del loro film preferito. Ma per Sergej quella è l’ultima volta.